23.09.2013 – Pubblichiamo all'interno un'intervista gentilmente concessaci da Giuliano Prandi, neo Campione Italiano 2013 di pesca al colpo.


Siamo ospiti di Giuliano Prandi che ci riceve cortesemente nella sua azienda a Bagnolo in Piano per scambiare alcune opinioni sul fantastico week-end ad Umbertide che lo ha consacrato Campione Italiano Seniores 2013 di pesca al colpo.

Giuliano é nato a Reggio Emilia 41 anni fa, é sposato con 1 figlia, risiede a Massenzatico, una piccola frazione alle porte di Reggio. Figlio d'arte (anche il papà Roberto é stato Campione Italiano nel 1982), attualmente é tesserato per la Lenza Emiliana Tubertini di Bologna ed é un componente della nazionale italiana di pesca al colpo.

Giuliano, quando hai iniziato a pescare e a quale età hai iniziato a gareggiare?

Ho iniziato all'età di 6 anni andando a pescare con mio padre Roberto; é lui che mi ha trasmesso questa passione per la pesca. Dopo pochi anni ho iniziato a fare gare, con i pierin pescatori per poi approdare in Nazionale Juniores a 16 anni; ricordo in quel tempo una bella trasferta in Irlanda dove mi ero classificato quarto. Comunque ora che mi fai ricordare é un già un pò di tempo che pesco …..

Raccontaci i tuoi esordi, prima della Lenza Emiliana con quali società hai pescato?

Tutto é iniziato oltre 30 anni fa in una società locale di Massenzatico, la Moby Dick; la quale dopo poco tempo si é unita alla Paco per formare la Paco-Moby Dick, società nella quale era iscritto mio padre. Tutta la gavetta l'ho fatta in questa società arrivando a gareggiare anche in Eccellenza; dopodiché sono passato alla Pasquino nella quale ci sono rimasto per diversi anni e della quale conservo ottimi ricordi. Successivamente sono stato un anno al Vairone e un anno alla Pesca Sport Ferrara prima di approdare tuttora alla Lenza Emiliana.

Attualmente gestisci una carrozzeria; come riesci a trovare il tempo da dedicare alle gare?

Fortunatamente la presenza in azienda di mio fratello mi viene d'aiuto. Mi supporta in tutte le assenze che giocoforza si prospettano quando mi devo assentare dal giovedì precedente la gara ed a volte anche dal mercoledì prima quando ci sono finali o gare anche al sabato.
Anni fa, essendo la nostra un azienda di famiglia, c'era anche mio padre ed avendo anche lui la stessa passione per la pesca mi ha agevolato in tal senso.
Anche mia moglie mi supporta in tal senso; quando ci siamo conosciuti io facevo già gare a livello nazionale ed inizialmente veniva sempre con me nelle trasferte; poi dopo la nascita della bambina ha preferito rimanere a casa con lei.

Anche tuo papà Roberto é stato un garista di alto livello; quanto ti ha aiutato a diventare ciò che sei oggi?

Beh sicuramente lui é stato il mio primo maestro e mi ha trasmesso negli anni una infinità di informazioni delle quali ho cercato di far tesoro il più possibile. Chiaramente in ogni società in cui vai trovi persone con competenze che ti aiutano a crescere e ti danno tante informazioni utili, però ciò che ha fatto mio padre é stato importantissimo; lui é sempre rimasto nella società dov'é nato però non mi ha mai ostacolato nelle mie scelte quando tempo fa ho voluto a mia volta fare delle scelte diverse cambiando società.

Adesso quali altri traguardi ti sei prefissato?

Mah, c'é sempre da prendere quello che viene; é chiaro che si fa sempre tutto al massimo; ora vedrò di dare il massimo per mantenere il posto in Nazionale e cercare di raggiungere i massimi risultati. Anche con la Lenza Emiliana speriamo di riuscire a rivincere il titolo italiano (visto che ne ho già vinto uno) per partecipare poi al mondiale per club.
A livello individuale, qualche soddisfazione me la sono già tolta come il terzo posto nel 2010 in Portogallo dietro mostri sacri come Alan Scotthorne e Will Raison del team inglese.

Veniamo al Campionato Italiano, un titolo vinto veramente di forza; raccontaci il tuo poker di primi posti in Cavo Lama, Canal Bianco e Tevere.

Tre campi gara diversi tra di loro ma molto interessanti: la prima in Cavo Lama si é svolta interamente alla ricerca dei piccoli carassi, in Canal Bianco a catturare breme e in Tevere ad insidiare i cavedani.
Penso sia stato un bel Campionato Italiano, piuttosto omogeneo nei tipi di pesca. Nella prima prova in Cavo Lama non é stato facile trovare il bandolo della matassa per catturare i piccoli carassi mentre nella seconda in Canal Bianco sono riuscito ad interpretare bene la pesca alle breme ed ho vinto il settore con un discreto peso ….

… Ad Umbertide invece hai ingaggiato un duello all'ultimo cavedano con Milo …

Nella gara di Sabato sono riuscito a trovare subito i pesci utilizzando una vela e li ho mantenuti a lungo con palline di bigatti incollati riuscendo a gestire bene il risultato; nella prova decisiva di Domenica invece le cose sono cambiate in quanto sono partito con la vela ma il pesce non voleva sapere di rispondere (anche il picchetto in realtà non mi sembrava il massimo con la presenza sul fondale di molti sassi che non mi permetteva di sondare bene l'acqua). Allora con un galleggiante a passare e piccole fiondate di bigatti sono riuscito ad effettuare alcune catture riuscendo, da quel che mi riferivano sulla sponda, a riportarmi tra i primi.
Dopodiché ho agganciato un grosso cavedano ben oltre il kg. di peso, uno di quei pesci che ti "girano" la gara …; purtroppo dopo averlo lavorato un pò mi si é slamato, d'altronde con le micro attrezzature che richiede Umbertide non é difficile che questo capiti anche se per un attimo ti lascia disorientato.
Oltretutto a questo punto Milo portava a guadino un carassio formidabile, inizialmente stimato intorno al chilo ma in realtà alle operazioni di pesatura molto più consistente, che gli avrebbe sicuramente consentito di vincere se io non avessi agganciato e salpato un cavedano di circa 7/8 etti che invece mi ha data la tranquillità di vincere il settore.

Nelle ultime prove di finale avevi come avversari tutti i tuoi tre compagni di squadra della Lenza Emiliana (Umberto Ballabeni, Simone Carraro e Ferruccio Gabba), quanta sana competizione c'é tra di voi in queste gare individuali?

Mah, guarda, in realtà ci siamo parlati molto durante le prove per cercare di trovare l'impostazione giusta; poi é chiaro che essendo la gara individuale, alla sirena del via si pensa per sè e si cerca di metterci tutto il possibile per far bene.
Tra l'altro anche nella poule fatta al venerdì nella quale ero andato molto bene anche loro si erano piazzati e alla sera prima della prova del Sabato ci si era dati una impostazione di massima su come affrontare la gara; cosa che ha funzionato in quanto nella prova del Sabato Umberto fa il 1° assoluto, io il 2° assoluto, Ferro il 3° assoluto e Simone 4° di settore ma con il picchetto 6 di testa.

Giuliano, qual'é la tua tecnica di pesca preferita?

Non ho una preferenza specifica, cerco di adattarmi il più velocemente possibile ai vari campi di gara; la roubaisienne si presta molto nella maggior parte dei nostri canali, anche se devo dire che non disdegno l'inglese, tecnica con la quale ho ottenuto il bronzo agli europei in Portogallo.

Il tuo campo gara preferito?

La Fiuma …. vicino a casa, ci sono nato …, ma anche il Cavo Lama.
Quest'anno per la prima volta ho pescato sul Canal Bianco ad Adria e lo reputo un bel campo gara.
Anche il Fissero lo reputo un bel campo gara; purtroppo ultimamente é diventato piuttosto difficile dal punto di vista delle catture. Quest'ultima tendenza quest'anno é generalizzata, anche la nostra Fiuma ne ha risentito della scarsa pescosità, il Lama stesso; speriamo migliori dal prossimo anno.

Come prepari solitamente le gare: meticolosamente o lasci spazio anche al tuo istinto?

Sono abbastanza meticoloso, preparo dettagliatamente ogni gara; a volte fin eccessivamente: rifaccio lenze che potrei tranquillamente riutilizzare, lego ami in funzione di ogni singola prova e cambio gli elastici al massimo ogni 2-3 giorni di pesca.
Anche perché a volte é proprio a causa di un dettaglio che inizialmente reputi banale o non importante che rischi di compromettere la gara stessa e a volte qualcosa in più. Cerco sempre di essere pronto al 101% magari aprendo una punta in più nella roubaisienne o preparando cose in più; in ogni caso è meglio non rischiare …

In mezzo a tutti questi impegni agonistici, trovi il tempo per fare pescate "fuori gara"?

E' quasi impossibile …
Riesco un pò d'inverno quando riesco ad andare a fare una pescata con gli amici al mare o in qualche laghetto.
In ogni caso cerco di dedicare in questi momenti più tempo alla famiglia.

A parte ovviamente ieri, qual'é il ricordo più bello legato ad una gara di pesca?

Sicuramente il podio negli Europei in Portogallo nel 2010.
Ne avevo già disputato uno nel 2007 in Cavo Lama però come da riserva. Avevamo vinto quel titolo che però non sentivo proprio mio al 100% avendo sì disputato tutte le prove ma non disputato la gara.

Hai praticato altri sport prima della pesca?

Da giovane ho giocato a Hockey su prato; una bella esperienza che però non é durata molto perché una volta finita la scuola ed iniziato il lavoro (e anche la pesca) non riuscivo più a far conciliare le cose, ed ho scelto la pesca …..

… e direi che hai scelto bene …

Lo scorso anno il titolo lo vinse Santoni; sei in Nazionale con Gabba, Reverberi, Gino Govi; Reggio Emilia negli anni ha sfornato nomi di prim'ordine nell'agonismo nazionale.
Ti senti ancora con altri agonisti reggiani? E cosa ne pensi del livello raggiunto dai nostri agonisti raffrontato in scala nazionale?

Secondo me senza ombra di dubbio a Reggio ci sono tanti bravi pescatori. Società come ad esempio la Pasquino (che era rappresentata da diversi pescatori alle finali) o il Gatto Azzurro hanno al loro interno diversi giovani interessanti.
Reggio é sempre stata una bella palestra per crescere agonisti di livello, questo anche grazie ai tanti campi di gara che abbiamo sul territorio, la Fiuma su tutti, poi il Bondeno, il Cartoccio o appena fuori il Cavo Lama, il Fissero che consentono di esercitarsi su tanti tipi di tecniche di pesca diversi.

Ora l'appuntamento é a Peschiera a metà Ottobre per la finale del Campionato Italiano di Società …

Sarà dura, ci sono 6,5 punti da recuperare sull'Oltrarno Colmic, faremo di tutto il nostro meglio.
E' chiaro che sarebbe la ciliegina sulla torta: vincere l'italiano individuale e a squadre sarebbe il massimo per chiudere l'anno in bellezza.
Facciamo gli scongiuri e speriamo bene!

Infine chi ti senti di ringraziare per questo risultato?

Tante persone: prima di tutto la famiglia perché mi supporta in tutte le frequenti uscite (tra l'altro sono appena stato 15 giorni in Polonia con la Nazionale, rientrato e dopo due giorni partito per Umbertide); ringrazio ancora mio padre che mi segue quando riesce in tutte le trasferte. Ringrazio Franco Galliani che mi segue praticamente dall'inizio della mia avventura con la Lenza Emiliana Tubertini facendomi da sponda, tenendo i "tempi giusti" durante la gara con la competenza del grande garista che é stato e senza invadenza sul mio modo di pescare del momento. Ringrazio anche il mio supertifoso Roberto Magnani.
Da ultimo ma non per ultimo ringrazio l'azienda Tubertini e ancora i miei compagni di squadra della Lenza Emiliana, senza di loro non sarei riuscito ad arrivare a questi traguardi.

Bene Giuliano, ti ringrazio della disponibilità e complimenti ancora da parte della Sezione Provinciale Fipsas di Reggio Emilia.
Ti estendo i complimenti anche a nome mio e di Massimo Rossi da parte del Comitato Regionale Fipsas Emilia Romagna.

Grazie a te Antonio, a presto.

 

Antonio Rivi

 

 
Alcune immagini di repertorio di Giuliano:

 


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