Nella odierna seduta dell’assemblea di Palazzo Madama, finalmente il passo positivo è stato compiuto nel Collegato agricolo in favore della pesca in acque interne. Il fenomeno del bracconaggio ittico in Italia è reale, esiste davvero…

L’aula del Senato ha, infatti, approvato l’art. 40 (Contrasto del bracconaggio ittico nelle acque interne) del disegno di legge (1328-B): Deleghe al Governo e ulteriori disposizioni in materia di semplificazione, razionalizzazione e competitività dei settori agricolo e agroalimentare, nonché sanzioni in materia di pesca illegale (Collegato alla manovra finanziaria).

Il testo dell’articolo, come quasi tutti sapranno, è relativo alla istituzione di un pacchetto di misure sanzionatorie in materia di pesca illegale in acque interne. Dopo mesi di discussioni e trattative con i gruppi politici di maggioranza e minoranza, le Commissioni Agricoltura di Camera e Senato, seppur non nella versione che la FIPSAS aveva auspicato e fortemente voluto, con l’appoggio di vari parlamentari amici, (cioè, più restrittiva e penalmente rilevante per i reati in materia di pesca di frodo), questo voto a favore, rappresenta un primo segnale nazionale della volontà di andare incontro alle esigenze di tutti i pescatori sportivo-ricreativi e del settore sia sportivo, sia economico che la pesca ricreativa muove in Italia..

Il nostro lavoro, però, non si ferma qui, ci stiamo muovendo su più fronti, in stretta sinergia con il Governo che ha preso degli impegni precisi con la Federazione su come far cessare definitivamente il fenomeno del bracconaggio ittico.
In particolare, nelle ultime settimane, dopo il successo dell’incontro di Rovigo tra la Federazione, i politici locali e nazionali, i pescatori sportivo-ricreativi, le forze dell’ordine e la Polizia Provinciale e i Gruppi volontari di Vigilanza ittica, il Presidente Federale Claudio Matteoli insieme al Sottosegretario Barbara Degani hanno avviato una seria collaborazione per rendere ancora più efficace questa norma e, di conseguenza la lotta al bracconaggio ittico, prevedendo una ulteriore serie di strumenti, davvero efficaci, da far utilizzare agli attuali organi preposti al controllo, coinvolgendo e riconsiderando anche alcuni aspetti dell’attività svolta e della fattiva collaborazione della Vigilanza volontaria, appartenente a Gruppi e a Associazioni del settore della pesca non professionale.
“Una ulteriore e importante breccia per i pescatori sportivi e ricreativi è stata aperta oggi in Senato – commenta il prof. Claudio Matteoli, Presidente FIPSAS – dovuta anche alla grande mobilitazione sui territori dove la pesca di frodo ha avuto origine e che la Federazione ha sostenuto in maniera evidente negli ultimi mesi. Da oggi, perciò, dobbiamo garantire un’attuazione e applicazione efficace delle norme approvate, coniugare crescita e sviluppo, del nostro settore sportivo e ricreativo, con il rispetto della biodiversità delle acque interne e dell’integrità della risorsa ittica. Per farlo, però, abbiamo bisogno del contributo di tutti i soggetti coinvolti in questa sfida”.

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